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Cosa vedere

 

Il villaggio di impianto medioevale,si sviluppa a forma di chiocciola e sul Ciglione,uno dei colli, svetta il Castello ;Di impianto normanno-tre torri cilindriche, una quadrata- assunse le fattezze di una casa borghese quando, dopo il 1805 Gennaro Ciamarra lo acquisto’ dai Principi Caracciolo di cui era amministratore ;Nel tempo esso fu suddiviso in due parti : una era abitata dai possidenti della famiglia, e l’altra dagli artisti e letterati;quest’ultima è rimasta intatta ed ospita oggi la Casa Museo Elena Ciamarra.

Figlia di Giacinto, la giovane Elena manifesto’ precocissimamente talenti pittorici e musicali.Amo’ la sua casa è la elesse come luogo di lavoro e di studio; di lei si conservano più di cinquemila tra olii, disegni, carboncini e i suoi strumenti musicali tra i quali troneggia lo Steinweg gran coda del 1870.La casa è rimasta intatta dopo la sua morte e conserva mobili, oggetti ricordi di un’intera vita; è stata per questo dichiarata:”Casa d’Artista”; la visita è gratutita e piena di suggestioni:si viene catapultato in un mondo dove il tempo si è fermato e dove ogni oggetto è un racconto.Ci sono anche una serie di copie di quadri famosi che la Ciamarra esegui’ molto giovane per imparare a dipingere.Non si puo’ trascurare una passeggiata nel borgo antico, oggi quasi disabitato, che conserva una delle porte d’ingresso e l’impianto originario;accanto alla Chiesa Madre-dove oltre all’altare c’è un interessante marchingegno ligneo che porta su e giù il Patrono, San Clemente, nelle ricorrenze e un organo settecentesco ora restaurato- c’è una facciata di un casa bombardata che dovrebbe presto essere consolidata per ospitare un’area-teatro-belvedere all’aperto:il “ Teatro del Fuggiasvo”, dal soprannome dell’antico proprietario che fuggi’ in America ed ebbe una vita avventurosa.

Ma intorno a Torella ci sono altre cose interessanti da vedere: Castropignano, con l’imponente Castello d’Evoli, restaurato in parte di recente che ospita, come quello di Torella, molte manifestazioni, i boschi sempre ricchi di sorprese, Frosolone con il suo centro antico, le sue Chiese e le fabbriche di coltelli, e la sua montagna che è una meravigliosa oasi naturalistica seminata di tracce archeologiche ancora soo parzialmente indagate; e spostandosi ancora nel raggio di trenta chilometri Pietrabbondante con la città sannita ed il suo teatro, Sepino con l’antica Altilia, ed altri borghi, lungo la dorsale della montagna di Frosolone ricchi di sorprese e segreti.Insomma un territorio ancora poco conosciuto che offre ai visitatori un largo ventaglio di possibilità, una qualità dell’aria eccellente ed una gastronomia gustosissima e di antiche radici.

 

Molise

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Del centro antico rimangono il vecchio Castello, completamente ristrutturato negli anni '80 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Provveditorato alle opere pubbliche del Molise, e i ruderi delle mura perimetrali che cingevano il paese. 

La Chiesa di San Nicola è di antica costruzione e venne più volte restaurata. Vi sono sculture del napoletano Colombo e un pannello in legno, risalente al XIII secolo, raffigurante una Madonna. Vi sono pure la Chiesa dell'Assunta, costruita dalla omonima Congregazione nel 1898, e quella della Madonna delle Grazie, detta Madonna del Piano, a qualche chilometro dal centro abitato, dove la gente si reca in processione il primo luglio e il giorno successivo per la fiera che vi si svolge.

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Torella del Sannio

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Torella del Sannio, in provincia di Campobasso, si trova sull’Appennino Molisano a 839 metri sul livello del mare.
I terreni predominanti che costituiscono la litologia della zona si fanno risalire a formazioni marine di oltre cinquanta milioni di anni fa, come testimoniano i resti di lamellibranchi incrostati nelle arenarie presenti nel territorio e, in particolare, in quelle della contrada Costa, alla periferia nord-ovest dell’abitato.
A prescindere da insediamenti sannitici, presunti dalla descrizione di alcuni monili rinvenuti nell’agro di Collebove, Vicenda del Sole e Collalto, le origini di Torella, la sua denominazione e le sue vicende storiche si perdono nel buio di un passato privo di memorie documentali.

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Castello Ciamarra e casa museo 

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Elena Ciamarra, nata nel 1894, è tra le pochissime donne a conseguire nel 1916, presso il Conservatorio di Napoli, il diploma di piano e violino, quello di composizione e direzione d'orchestra.
Ma è soprattutto alla pittura che dedica il suo interesse e il suo tempo: frequenta la scuola d'arte, conosce artisti internazionali e viaggia per tutta Europa per visitare musei e gallerie.
Nel castello di Torella del Sannio, originaria struttura fortificata del XII secolo acquistata dai Ciamarra agli inizi dell'Ottocento, Elena dipinge la gente del posto, i contadini, la campagna di Torella, lontana dai temi del realismo sociale e più incline a rappresentare il mondo conosciuto e familiare intorno al castello.
Le stanze che oggi si visitano sono raccolte nella parte più antica dell'edificio e sono state riallestite per esporre un numero importante di opere della pittrice.
Nella camera da letto è stato ricreato l'ambiente più evocativo della vita semplice e schiva dell'artista. Qui si trova il suo cavalletto, la tavolozza, il cappello di paglia per le sedute en plein air, il camice da lavoro, ancora macchiato di colori, il letto, un pianoforte e ritratti e paesaggi che tappezzano le pareti.

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